PAURA DELLA MORTE (TANATOFOBIA)

“Non è facile vivere ogni istante completamente consapevoli di dover morire. È come cercare di fissare direttamente il sole: si riesce a sopportarlo per poco”.

Che cos’

La PAURA DELLA MORTE (TANATOFOBIA), deriva dalla parola tanatofobia deriva dal greco thanatos che significa morte, e phobos che significa paura, letteralmente “paura della morte”.

La tanatofobia, colpisce milioni di persone in tutto il mondo. In alcuni individui può generare ansia e/o pensieri ossessivi.
Più precisamente, la tanatofobia è la paura della morte e/o della propria mortalità, mentre la paura delle persone che muoiono o delle cose morte è conosciuta come “necrofobia“, che è un concetto leggermente diverso.

La nostra esistenza è sempre adombrata dalla consapevolezza che cresceremo, giungeremo a maturazione finché, inevitabilmente, avvizziremo e moriremo.

Per alcuni PAURA DELLA MORTE (TANATOFOBIA) si manifesta solo in modo indiretto, vuoi come un’inquietudine generalizzata o mascherata sotto le sembianze di un diverso sintomo psicologico; altri individui sperimentano un flusso esplicito e cosciente di angoscia nei confronti della morte; e per altri ancora la paura della morte si manifesta nell’esplosione di un terrore che impedisce qualsiasi felicità e realizzazione.

Come esseri umani siamo l’unica specie consapevole della nostra esistenza, e questo ci permette di ragionare su noi stessi, portando a due tipi di conseguenze. Queste si collocano ai poli di un continuum che va dall’essere terrorizzati per il fatto che tutti dobbiamo morire e che può accadere da un momento all’altro, al cercare di vivere la vita nel miglior modo possibile perché è l’unica che abbiamo.

Non nasciamo con la paura di morire. Infatti i bambini fino ai tre, quattro anni non sono consapevoli della morte e quindi non possono preoccuparsene. L’idea è troppo astratta, lontana dalla propria esperienza fatta di gioco, azioni, divertimenti, nutrimento e condivisione. Non comprendono che significa scomparire per sempre. Solo con il tempo si impara a capire che esiste una “cosa” chiamata “morte” che porta via le persone per sempre.

Questa graduale consapevolezza permette di assimilare la riluttante idea che prima o poi tocca a tutti, favorendone l’accettazione intorno ai dieci, undici anni.

Sintomi:

Molto spesso chi ha paura di morire manifesta i sintomi di:

  • Ansia intensa al solo pensiero della morte,
  • Paura intensa,
  • Tensione,
  • Tremolio,
  • Pianto,
  • Disperazione.

Sono questi i sintomi più comuni per chi ha questo tipo di paura.

Questo tipo di paura è molto più frequente nelle persone con ansia, depressione e ipocondria.

Spesso questa forte paura ha alla base un significato più nascosto. Le cause sono da attribuire ad  un ricordo o un trauma che ha messo in discussione il proprio rapporto con la morte. Per esempio si può sviluppare in persone che hanno perso un genitore durante l’infanzia.

Le paure più legate alla tanatologia in cui si manifesta eccessiva ansia sono: la paura di morire da un momento all’altro, la paura di morire di parto, la paura di morire di infarto, la paura di morire di notte, la paura di morire giovani o la paura di morire dopo un lutto.

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Dr.ssa Volpe Brinzaglia Alessandra

IPOCONDRIA

Cos’è l’IPOCONDRIA o ansia di malattia:

L’IPOCONDRIA è la paura nonché la convinzione ingiustificata di avere una malattia persistente nonostante le rassicurazioni mediche.

Sono convinte di essere malate, vivono costantemente in allerta, controllando minuziosamente il proprio corpo e ricorrendo di frequente ad esami diagnostici e/o sottoponendosi a terapie.

Uno degli aspetti più caratteristici dell’IPOCONDRIA è la mutevolezza della paura, la migrazione dei sintomi e delle cause del problema.

I soggetti ipocondriaci possono allarmarsi se:

  1. leggono di una malattia;
  2. sentono parlare di una malattia;
  3. vengono a sapere che qualcuno si è ammalato;
  4. percepiscono sensazioni, o eventi che riguardano il loro corpo.

Le Malattie più gettonate:

I sintomi possono essere focalizzati su singoli organi o su singole patologie.

Le malattie più gettonate sono:

  • tumori;
  • disturbi cardiocircolatori (ictus, infarto del miocardio);
  • autoimmuni (sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, leucemia);
  • virali o batteriche (Ebola, Hiv, sifilide);
  • sconosciute.

Il cancro continua a rappresentare la più spaventosa e terribile tra le malattie. Di essa si teme il dolore spesso associato alle cure e l’alto tasso di mortalità che spesso le viene attribuito.

I Sintomi:

Sono riconducibili a preoccupazioni nei confronti di:

  • funzioni corporee (battito cardiaco, respirazione, peristalsi);
  • alterazioni fisiche di lieve entità (una piccola ferita, un occasionale raffreddore);
  • sensazioni fisiche vaghe o ambigue (cuore affaticato, vene doloranti).

La persona attribuisce questi sintomi o segni alla malattia sospettata ed è molto preoccupata per il loro significato e per la loro causa.

I Comportamenti:

  • Ascolto continuo del proprio corpo,
  • Continue visite specialistiche, esami diagnostici e check up di controllo.

La ricerca attenta dei segnali del corpo generano uno stato di forte apprensione emotiva, dubbi mentali e catastrofismo ideativo.

I comportamenti più comuni sono:

  • Parlare spesso del loro problema;
  • Controllarsi di continuo.
  • Ricerca di rassicurazioni mediche attraverso esami diagnostici e visite mediche;
  • La possibilità di ottenere informazioni e consulenze on line attraverso internet offre l’opportunità di avere consulti medici e notizie sulle ultime scoperte della medicina finendo con l’alimentare i dubbi sulla propria salute.
  • Manifestazioni di reali somatizzazioni, causato effetto dello stress e dell’ansia elevata a cui il soggetto sottopone il proprio organismo.
  • Ricerca continua dei sintomi su internet

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Dr.ssa Volpe Brinzaglia Alessandra