BINGE EATING

Le caratteristiche del BINGE EATING:

Il Binge Eating Disorder (BED), detto anche disturbo da alimentazione incontrollata.

Consiste in frequenti episodi di alimentazione incontrollata quindi di abbuffate compulsive, alternate a periodi di digiuno e astinenza forzati.

Tutto ciò di solito senza condotte compensatorie come il vomito o l’uso di lassativi, anche se talvolta possono essere presenti.

Il BINGE EATING è stato scoperto più di recente rispetto alla bulimia nervosa e si differenzia da quest’ultima proprio per le alternanze tra lunghi periodi di digiuno massicce abbuffate.

Tutto ciò genera un circolo vizioso dove il problema principale consiste in una difficoltà a controllare l’impulso ad alimentarsi.

Spesso vi è una correlazione con l’obesità, anche se non è una caratteristica necessaria.

Il BINGE EATING, infatti non si vede grosso, ma sovrappeso. Associa la causa alle abbuffate e di conseguenza digiuna, ritornando a piacersi. Per questo motivo tipicamente si riscontrano periodi in cui vi è un’alternanza di aumento e diminuzione di peso.

Le persone che soffrono di questo disturbo hanno spesso la sensazione di perdere il controllo. A volte anche senza possedere un reale senso di fame.

Criteri diagnostici del BINGE EATING:

  • Ricorrenti abbuffate

Un’abbuffata è caratterizzata da entrambi i seguenti sintomi:

  • mangiare in un definito periodo di tempo (ad esempio un periodo di due ore) una quantità di cibo significativamente maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili
  • sensazione di perdere il controllo durante l’episodio (ad esempio sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa e quanto si sta mangiando)

 

Gli episodi di abbuffata sono associati con tre (o più) dei seguenti sintomi:

  • mangiare molto più rapidamente del normale e finchè non ci si sente sgradevolmente pieno
  • introdurre una quantità di cibo notevolmente maggiore rispetto alla sensazione fisica di fame
  • mangiare da solo poiché ci si sente imbarazzato per come si sta mangiando; sentirsi disgustato di se stesso; depresso; in colpa dopo l’abbuffata
  • è presente grosso disagio riguardo gli episodi di abbuffata
  • gli episodi di abbuffata si verificano mediamente almeno due giorni a settimana nel corso di 6 mesi
  • le abbuffate non sono associate con un regolare uso dei comportamenti compensatori inappropriati. Ad esempio vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi, diuretici, clisteri e il digiuno o l’esercizio fisico eccessivo

Una variante del BINGE EATING è la NES (Night-Eating syndrome), ovvero la sindrome dei mangiatori notturni, presentata da alcuni soggetti trovati nell’attività clinica che presentano le stesse caratteristiche del Binge Eater , ma con abbuffate che si verificano solo di notte. Alcuni studi dimostrerebbero che in questo disturbo è presente un’inversione del ritmo giorno-notte, che porta chi ne soffre a sentire lo stimolo della fame, più la notte che il giorno.

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Dr.ssa Volpe Brinzaglia Alessandra.