Come poter crescere bambini sostanzialmente sereni?
Non esistono ricette magiche, per risolvere i PROBLEMI GENITORIALI CON FIGLI.
Il verbo educare, dal latino educere, significa “tirar fuori, condurre”;
Educare non vuol dire insegnare, ciò che plasma a piacimento e forgiare, ma significa tirar fuori il potenziale di ogni persona.
Ogni genitore cerca nel miglior modo di crescere bambini sereni e forti, è possibile che ci siano dei problemi genitoriali con i figli.
Oggi, ci si trova sempre più ad avere a che fare con bimbi insicuri, sovrappeso, depressi, ansiosi e con adolescenti privi di punti di riferimento e assidui fruitori di sostanze psicoattive e di dispositivi elettronici.
Il Genitore Autorevole:
I modelli familiari nei quali regna l’autorevolezza è uno modello in cui si riscontrano molti effetti positivi sul bambino.
Il genitore autorevole, adotta uno stile comunicativo e relazionale basato su quello che potremmo chiamare “affetto fermo”, ovvero si mostra amorevole, accogliente e rispettoso ma estremamente fermo nelle regole e nei valori per lui importanti.
Il rispetto è dato dalla conoscenza e dalla saggezza, non dal timore e dal potere.
È amorevole ed esigente al tempo stesso, esercita un “affetto severo”, pretende molto ma è altrettanto supportivo nell’educare i figli.
Vengono date regole e limiti, dopo averli spiegati, e al tempo stesso sono offerti sostegno e affetto sincero.
I genitori sono modelli da imitare perché ammirati dai figli e andranno a costituire da esempio per i figli.
Bravi genitori crescono bambini educati:
Ogni genitore o educatore, oltre a cercare di esercitare uno stile autorevole, è importante che sia ingrado di:
- Cercare di essere “il meglio” se vogliamo che anche i nostri bambini lo diventino: i bambini seguono l’esempio più di qualunque altra cosa.
- Lodare l’impegno più che la dote: uno degli errori più frequenti che si osserva nell’interazione con i bambini è quello di porre l’accento sulla “dote” anziché sull’impegno.
Lodare l’impegno è di fondamentale importanza, perché porta i nostri figli a perseverare e a diventare resilienti nella vita. - Cercare di rendere i bambini autonomi prima possibile e far sviluppare in loro il senso critico: La tendenza a volerli aiutare fino quasi a evitare loro qualsiasi tipo di problema a lungo andare non fa altro che danneggiarli considerevolmente.
In questo modoIl ragazzo può sviluppare una totale assenza di autostima e una scarsa resilienza ai cambiamenti. - Lavorare sulle nostre aspettative di adulti: le aspettative che un genitore nutre nei confronti del bambino possono essere veramente un’arma a doppio taglio, perché possono aiutare il piccolo a progredire ma possono anche bloccarlo drammaticamente.
- Il diritto alla noia e al gioco libero: Il gioco libero è la palestra migliore che possiamo offrire a nostro figlio, è la lezione più importante da cui imparare.
Imparando:- l’empatia: che permetterà loro di mettersi nei panni dell’altro;
- la resilienza: che li tutelerà dai momenti negativi della vita.
- Praticare l’arte della ristrutturazione e dell’umorismo: saper ristrutturare significa saper mettere una nuova cornice a un evento, guardare una cosa con lenti diverse, più positive.
- Insegnare i sentimenti: È importante che le emozioni vengano vissute, spiegate; se non viene dato loro un nome, i ragazzi crescono in balia di esse e non imparano a comprendere i loro stati d’animo e a trasmetterli.
Non riuscendo a riconoscere le proprie emozioni, i nostri giovani non potranno riconoscere nemmeno le emozioni altrui e sviluppare un atteggiamento empatico. - Insegnare la gratitudine e l’umiltà: insegnare la gratitudine e praticarla sembra essere qualcosa di ormai dimenticato.