DISTURBO D’ANSIA

Disturbo d’Ansia:quando l’Ansia diventa Disturbo

I Disturbi d’Ansia differiscono dalla normale paura o ansia evolutive perché sono eccessivi o persistenti (durano tipicamente 6 mesi o più) rispetto allo stadio di sviluppo.

Molti Disturbi d’Ansia si sviluppano in età infantile e tendono a persistere quando non curati.

Ogni Disturbo d’Ansia è diagnosticato solo quando i sintomi non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza/farmaco o a un’altra condizione medica, oppure non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale.

Le persone con questo disturbo, solitamente presentano pensieri ricorrenti e preoccupazioni. Inoltre, possono evitare alcune situazioni come tentativo di gestire (o non affrontare) le preoccupazioni.

Che cos’è l’Ansia:

L’Ansia è un emozione caratterizzata da sensazioni di tensione, minaccia, preoccupazioni e modificazioni fisiche, come aumento della pressione sanguigna.

I sintomi fisici dell’ansia più frequenti sono sudorazione, tremolio, tachicardia e vertigini/capogiri.

La parola Ansia, dal latino angere ossia “stringere”, comunica molto bene la sensazione di disagio vissuta da chi soffre di uno dei disturbi legati al suo spettro, ovvero l’idea di costrizione, di imbarazzo e di incertezza sul futuro.

L’ansia, infatti, è uno stato caratterizzato da sentimenti di paura e di preoccupazione non connessi, almeno apparentemente, ad alcuno stimolo specifico, diversamente dalla paura che presuppone un reale pericolo.

Differenza tra Ansia e Paura: distinguerle e capirne il valore

L’ansia è diversa dalla paura, poiché:

  • la paura è una reazione funzionale ad affrontare un pericolo immediato;
  • l’ansia si pone come obiettivo l’affrontare una preoccupazione sulla verificabilità di un evento futuro.

Nella paura vi è un aspetto di “immediatezza” che è nettamente in contrasto con l’atto di “previsione” tipico dell’ansia.

È importante sottolineare come l’ansia e la paura non siano necessariamente sensazioni “cattive”, ma al contrario abbiano un ruolo adattivo.

La paura, infatti, è fondamentale nella risposta di “attacco o fuga”, che permette di mobilitare tutte le risorse dell’individuo per affrontare la minaccia o, in alternativa, fuggire da essa. Nelle giuste circostanze una reazione di paura può salvarci la vita. Allo stesso modo, l’ansia ci aiuta ad individuare minacce future e a premunirci contro di esse, progettando ipotetici scenari nei quali potremmo essere coinvolti e, in quel caso, dovremmo affrontare la situazione temuta.

Avere un giusto grado di ansia (quindi non eccessivo) permette all’individuo di essere più performanti rispetto a quando si è tranquilli. Tuttavia però, spesso l’ansia travalica spesso dai suoi aspetti adattivi, cioè utili, ad altri non adattivi, in quanto le reazioni ansiose sono generalizzate a una serie di situazioni ‘neutre’.

I sintomi:

Si manifestano attraverso forme di tipo fisiologico:

  • aumento del battito cardiaco.
  • aumento della concentrazione per affrontare la minaccia.
  • attacco – fuga.

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Dr.ssa Volpe Brinzaglia Alessandra

ANSIA GENERALIZZATA

L’Ansia Generalizzata appartiene alla dimensione dei Disturbi D’ansia.

L’Ansia è un emozione caratterizzata da sensazioni di tensione, minaccia, preoccupazioni e modificazioni fisiche, come aumento della pressione sanguigna.

Le persone con Disturbi d’Ansia, presentano pensieri ricorrenti e preoccupazioni. Possono evitare alcune situazioni come tentativo di gestire (o non affrontare) le preoccupazioni.

I Sintomi:

Si caratterizza per ansia e preoccupazione eccessive, che si manifestano per la maggior parte dei giorni, relative a una quantità di eventi o di attività, generalizzata appunto.

L’individuo ha difficoltà nel controllare la preoccupazione e l’ansia, reputata eccessiva per intensità, durata o frequenza rispetto alla reale probabilità o impatto dell’evento temuto.

Si possono manifestare anche i seguenti sintomi:

  • Irrequietezza (sentirsi tesi, con i nervi a fior di pelle),
  • Affaticamento,
  • Difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria,
  • Irritabilità,
  • Tensione muscolare
  • Alterazioni del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, o sonno irrequieto e insoddisfacente).
  • Tremore
  • Sudorazione
  • Vertigini
  • Tachicardia

Ciò che permette di tracciare un confine tra patologico e non, è la dimensione eccessiva delle preoccupazioni e l’impatto negativo che sortiscono sul funzionamento psicosociale dell’individuo.

Che cos’è l’Ansia Generalizzata:

Il disturbo d’ansia generalizzata è caratterizzato da sintomi ansiosi di moderata intensità ma protratti nel tempo.

Gli individui con questo disturbo si descrivono di solito come persone sensibili, tendenti  al nervosismo e alla preoccupazione cronica, detta anche rimuginio, caratteristica cognitiva principale del disturbo d’ansia generalizzato.

Il rimuginio è inteso come una catena di pensieri negativi, in forma preminentemente verbale, nei quali il soggetto si concentra sulla natura incontrollabile della  preoccupazione e sul suo possibile ruolo nell’evitare gli esiti negativi degli eventi temuti.

Ciò che rende la preoccupazione patologica nel disturbo d’ansia generalizzato non è né il contenuto, né il grado con il quale la preoccupazione è riconosciuta come irragionevole, ma piuttosto la percezione che la preoccupazione è eccessiva e incontrollabile.

I pazienti con disturbo d’ansia generalizzata percepiscono di avere meno controllo sulle proprie preoccupazioni e riferiscono di avere una più alta proporzione di preoccupazioni non causate da eventi esterni.

La maggior parte dei pazienti con disturbo d’ansia generalizzato riconoscono di trascorrere molto tempo della loro giornata preoccupandosi per cose di secondaria importanza.

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Dr.ssa Volpe Brinzaglia Alessandra